Disney Cast Member
- Vale

- 28 dic 2018
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 19 feb 2019
Come tutto ha avuto inizio...
Colloquio e parte iniziale...

Ricordo come fossi ieri come tutto ha avuto inizio.
Mando il curriculum e la recommendation letter direttamente all’ International Services, recruiter ufficiale per il programma Food&Beverage italiano, entrambi ovviamente in inglese.
Dopo di che aspetto, chiedendomi se li ho mandati al sito giusto, se avessi potuto scrivere qualcosa meglio o se non lo avrebbero nemmeno guardato perché, dopo tutto, esperienza in ristorazione mica ne avevo!!
E invece ecco che, dopo solo qualche giorno, arriva la mail che mi chiede di chiamare in un giorno della settimana seguente, in una precisa fascia oraria, per potermi sottoporre al primo colloquio, quello via Skype.
Ed ecco l’agitazione che sale… Chi ha più parlato in inglese negli ultimi 3 anni?! E se non gli piacessi?!
Allora giù a scrivere bozze di frasi in inglese che mi studio per paura di andare nel pallone.
Finalmente prendo coraggio e chiamo. Dall’altra parte uno schermo nero (sì, perché loro ti vedono e ti sentono, ma tu puoi solo sentire) mi parla con una gentile voce da donna, con un forte accento francese, che certo non aiuta a capire meglio, ma mi mette subito a mio agio.
Comincia chiedendo dati personali tipo nome e cognome, data di nascita, residenza e poi in che città farei il colloquio (Milano o Roma), dopo di che mi chiede come ho saputo del programma, com’è la città dove vivo e che cosa del mio paese amo.
L’agitazione è tanta che non ricordo più le frasi che mi ero preparata, così semplicemente racconto a ruota libera, sperando di non star distruggendo completamente la grammatica inglese!!
Insomma, circa 10 minuti o anche meno dopo (vissuti come un’ora!!), ci salutiamo d’accordo che riceverò una mail con l’esito.
Di nuovo la logorante attesa e le mille domande e risposte negative che ti dai. “Ma figurati se ti hanno presa”, “Non si faranno mai più sentire”, “Potevo raccontare di più?”, “Il mio inglese era così penoso?"
E invece ecco che dopo qualche giorno la mail arriva e la risposta è positiva!! Ad ottobre si terranno i colloqui a Milano, e io sono tra i fortunati che avranno la possibilità di farcela. Mi viene chiesto di presentarmi ad un preciso orario in un Hotel vicino alla Stazione di Milano Centrale e di scegliere un orario preferenziale per il colloquio.

L’agitazione ricomincia… Giro tutti i forum online possibili ed immaginabili che possano darmi un’idea su come sarà il colloquio, come saranno i responsabili che li faranno, come è meglio vestirsi, perché si sa che la prima impressione è tutto.
Mi studio altre frasi fatte in inglese per non rischiare di fare scena muta e qualche informazione sull’azienda che non fa mai male, dato che scopro che faranno un piccolo gioco a premi con domande sulla Disney.
Arriva il fatidico giorno e io sono non agitata, di più!!
All’Hotel dove si terrà il colloquio ci sono già un altro paio di ragazzi e pian piano, mentre altri si aggiungono, cominciamo a scendere e prendere posto nella sala conferenze.
All'inizio vengono mostrati video sull’azienda, su ciò che possiede e su com’è la vita Disney…si vendono molto bene!!
Piccolo quiz a premi come previsto. Dopo di che parla il rappresentante di Patina, nonché direttore del ristorante “Tutto Italia” all’interno del parco Epcot, quindi probabile futuro capo.
La sua parte è quella di farci capire che noi lavoreremo sotto l’azienda “Patina Restaurant Group” e che quindi oltre alle regole del parco ci saranno da rispettare anche quelle dateci da loro. Ce le elenca e ogni volta che fa l’esempio di una regola non rispettata la conclusione è -altrimenti vi rispediamo in Italia-, ma serve ovviamente per farci capire che si parla di lavoro e non vacanza quindi niente paura! Pausa pranzo libera e via ai colloqui.

Prima di tutto si compilano i documenti che, nell’eventualità si venga presi, dicono qual è la città più vicina a noi dove andare in ambasciata per il visto, se si è interessati al pacchetto volo con loro per l’andata e i vari documenti da loro richiesti (fotocopia passaporto valido, carichi pendenti, certificato di nascita con la postilla).
Il primo colloquio avrà luogo con un dipendente di Disney, che chiederà ad esempio cosa ci spinge a voler fare il programma, cosa piace del proprio paese, i posti più belli nella propria città e un piatto tipico, ovviamente sempre tutto in inglese.
Il secondo invece si tiene con il Sig. Benito o un altro rappresentante della Patina Restaurant Group. Io, ovviamente, finisco faccia a faccia con Benito!
Qui le domande sono più personali, vuole capire se voglio veramente partire, se sono davvero disposta a lavorare sodo, se mollerò perché mi manca la famiglia o l’eventuale fidanzato.
Cerco di rispondere il più sinceramente possibile e cerco di fargli capire quanto io voglia partire con tutta me stessa.
Il colloquio finisce e io, stanca e confusa, torno verso la stazione dove il treno mi riporterà a casa.

So che ora è solo questione di tempo per sapere se sarò o meno un Disney Cast Member, non c’è più nulla che io possa fare se non aspettare.
E aspetto; e mi scrivono dicendo che mi hanno presa, ma non hanno una data di partenza per me… la temuta Waiting List,ossia quel limbo in cui vieni messo come eventualità nel caso qualcun'altro rinunci, o abbiano necessitá di piú persone in determinati periodi.
Quindi niente, ancora attesa…mentre tutti sanno già quando partiranno e fanno il Visto e caricano documenti.
Passano sia novembre che dicembre e io comincio a perdere la speranza, quando verso la fine di gennaio mi scrivono per dirmi che ho una data… La mia partenza sarà il 4 marzo 2016!!
Quel giorno sapevo che la mia vita sarebbe cambiata con questa partenza, ma mai avrei immaginato quanto!!
Quando ripenso all’agitazione e le ansie che avevo addosso mi viene ancora da ridere.
Questa è stata la migliore esperienza della mia vita, dove ho imparato a cavarmela da sola, a farmi valere e a riconoscere i veri amici da quelli falsi.
Ho conosciuto le persone più belle del mondo, ed ho avuto la fortuna di poterli avere come amici e come famiglia, e di portare a casa da questa esperienza la cosa più bella, la parte più importante del mio programma: l’amore della mia vita!! L’uomo che a marzo sarà mio marito!
Perché è di questo che è fatto il programma, non di soldi, lavoro, stress, rivalità o altro…ma di persone. Le tue persone…e lo saranno per sempre!

CONSIGLI E INFO:
Dresscode per il colloquio stile business, uomo in completo con cravatta e giacca, donne completo pantalone o tailleur con ballerina o scarpa con tacco basso.
Niente gioielli, piercing o tatuaggi in vista.
Età per il programma dai 18 ai 30 anni circa (ho sentito che il limite può però variare)
FATELO
FATELO
FATELO










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