Alla scoperta di Bali, Indonesia
- Vale

- 11 gen 2019
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 12 gen 2019
Templi, scimmie, spiagge e Capodanno balinese

Arriviamo a Bali molto tardi e stanchi dal viaggio. L’accoglienza all’aeroporto è più aggressiva del previsto; centinaia e centinaia di tassisti che urlano cercando di convincerti a scegliere loro, mentre tu cerchi di usare Uber che, a quanto pare, a Bali è mega boicottato con tento di cartelloni ovunque che ne vietano l’utilizzo, anche se non veramente illegale. Alla fine, troviamo un tassista super abusivo che ci porta al nostro Hotel, il “Teba House”, per un prezzo abbordabile.
Il giorno seguente ci svegliamo carichi e pieni di curiosità sulla nostra prima tappa asiatica, Ubud.

Come prima cosa andiamo a fare un giro al mercato, che al solito più che cose tipiche del posto è pieno di souvenir turistici e uguali in tutti gli stand. Troviamo tutto molto bello, caratteristico e colorato, ma il dover continuamente trattare (qui l’usanza lo richiede) e la pressante insistenza dei venditori ci stanca in fretta.
Preferiamo così girare nel centro del paesino e troviamo due piccoli templi molto belli, "Ubud Palace" che è il più conosciuto e il "Pura Taman Saraswati Temple" che con i suoi fiori di loto lo rende unico e suggestivo.

Affamati facciamo una tappa veloce al Clear Caffè che da fuori ha attirato la nostra attenzione. Ci troviamo in un locale stupendo, fatto interamente di legno, dove il piano terra è una specie di caffetteria/bistro con tutti tavoli bassi dove ci sono cuscini per sedersi a terra e dove le carpe nuotano tranquille in un laghetto che scorre intorno ai tavoli, mentre al piano superiore si trova un centro spa in perfetto stile balinese. Noi prendiamo giusto due frullati primi di cercare un posto fuori dalla via principale dove pranzare.

Troviamo il posto perfetto!! Il "Warung Biah Biah" si rivela buono, economico e casual, proprio quello che stavamo cercando. Prendiamo un riso con verdure, degli spaghetti di soia con dei gamberetti e un assaggio di pezzetti di pollo con cocco e due Bali Hai, birra del posto. Tutto spettacolare!!
Il pomeriggio, nonostante la pioggia che va e viene, decidiamo di andare alla Monkey Forest, dove passeggiamo tutto il pomeriggio tra i dispetti delle scimmiette che la abitano e stupendi paesaggi che alternano foresta incontaminata e costruzioni di pietra in rovina. Non vorremmo più uscire, ma la pioggia ormai insopportabile ci costringe ad avviarci. Giusto qualche metro prima dell’uscita Fede viene “assalito” da una scimmietta che non gli si stacca più di dosso e che quasi vuole tornare a casa con noi.

Per concludere la serata decidiamo di farci coccolare un po'. Troviamo un centro spa che dal nome ci attira subito: “Venezia Day Spa”. Scelta ovvia no?!
Il posto è stupendo! Un edificio tutto attorniato da un laghetto dove le varie stanze affacciano sul giardino interno direttamente, senza né porte né finestre e che, grazie alla pioggia crea un’atmosfera perfetta.
Ci concediamo un massaggio di coppia di un’ora e mezza comprendente: Massaggio full body; Scrub Total body; bagno caldo in vasca piena di fiori con thè caldo e frutta.
Totale?? €24,00 in due!!
Usciamo totalmente rinati, pronti per una cena veloce e una bella dormita.
Il giorno seguente passeggiando per il centro ci rendiamo conto che è davvero piccolo, lo abbiamo girato praticamente tutto il giorno prima. Troviamo fortunatamente uno stand che vende i biglietti per uno spettacolo di danza balinese per la sera stessa e così cogliamo l’occasione al volo. E per la sera siamo a posto.
Per pranzo ci prendiamo un bel piatto di riso con pollo e latte di cocco al “Melting Wok Warung”, locale molto carino e personale gentilissimo.
Il pomeriggio per ingannare un’oretta facciamo l’errore più grande della nostra vita. Andiamo a fare una seduta di riflessologia plantare. In centro è pieno di spa e centri massaggio e se il giorno prima abbiamo indovinato in pieno, questa volta sbagliamo alla grande.

Per un’ora soffriamo sotto il massaggio pesante a polpacci e piedi di questi due uomini che ridono vedendoci contorcere. Fede il giorno successivo si troverà addirittura delle bruciature dovute al continuo sfregamento sulle sue gambe piene di peli. Tra l’altro stesso prezzo del massaggio stupendo del giorno precedente!!
Mai più!!
Per consolarci ci concediamo una crêpe e un cocco al “The Spell Creperie” e un bel giro di bar a bere birra balinese fino all’inizio dello spettacolo di danza.
Questa è stata una delle esperienze più belle a cui io abbia mai assistito!!
Le danze balinesi sono stupende! Gli abiti, i colori, le musiche, gli sguardi e i movimenti. Tutto così duro e meccanico e poi così dolce e morbido. Da non perdere assolutamente!!
La conclusione perfetta dopo un pomeriggio di dolore.
Il giorno successivo ci spostiamo da Ubud per andare più vicino all’oceano. Per i successivi 4 giorni alloggeremo al “Jimbaran Bay Resort & Spa” hotel 4* stupendo, con bar sul tetto con vista mare, servizio in camera, colazione continentale e la cosa più bella… il bar dentro alla piscina!

Mi innamoro immediatamente!
Facendo un giro sulla spiaggia purtroppo abbiamo una brutta sorpresa. Non essendo una spiaggia privata ma pubblica è sporchissima! Intendo proprio inquinata! I primi 5 metri dove l’acqua incontra la spiaggia è una distesa di sacchetti e bottiglie di plastica che impediscono quindi anche solo di bagnarsi i piedi.
Ci rendiamo presto conto che c’è un vero e proprio problema di smaltimento della spazzatura, Ai lati della strada è inquietante la quantità di sacchetti abbandonati e, qua e là, si trovano veri e proprio falò per bruciarne un po'. Terribile!

Dovete sapere che pochi giorni prima di partire abbiamo scoperto che saremmo stati così fortunati da vivere il Capodanno Balinese durante la nostra vacanza. A differenza del nostro il loro è il 17 Marzo e, se l’usanza la sera è comunque quella di stare in compagnia per strada, il giorno successivo (il nostro primo dell’anno) loro lo passano a riposare e meditare, lo chiamano infatti “Silent Day”. Viene sentito e rispettato talmente tanto che perfino l’aeroporto quel giorno viene chiuso. Gli unici per strada sono i poliziotti che se trovano qualcuno per strada lo arrestano.
Lo so! Assurdo!
Ad ogni modo la sera andiamo anche noi per le strade dove, come vuole l’usanza, i vari templi sfilano con delle costruzioni, in tipo cartapesta, rappresentanti dei e demoni, che posizionate su assi di bambù muovo al ritmo di tamburi per ricreare le lotte. Vale assolutamente la pena di schiacciarsi in mezzo alla folla ammassata a vedere lo spettacolo.
Mai visto nulla del genere!

Il giorno seguente ci svegliamo presto consapevoli di essere chiusi dentro l’Hotel e che la zona piscina non ha lettini in realtà sufficienti per tutti gli ospiti. Ci rilassiamo così fino all’ora di pranzo.
Avendo avuto vari problemi per fortuna veniamo spostati nella suite, dove con tutti i comfort, passiamo il resto della giornata chiusi in camera, anche perché a Fede giustamente viene la febbre. Fortunatamente quel giorno non avevamo esattamente altri programmi.
Il giorno successivo è anche l’ultimo, e visto che uno non l’abbiamo proprio potuto sfruttare, decidiamo di noleggiare un motorino e girare alla ricerca di una spiaggia dove riuscire a fare il bagno.
La prima è "Bing Beach", che scopriamo essere più che altro uno strapiombo sul mare, molto suggestivo, ma non quello che stavamo cercando.
La seconda è "Padang Padang", piccolina ma molto suggestiva. Piena di gente del posto e di scimmiette che ti scrutano in cerca di cibo. Qui ci rilassiamo e facciamo finalmente il bagno.
L’ultima è "Pandawa", super turistica, con addirittura il noleggio degli ombrelloni. Proprio quello che NON stavamo cercando purtroppo. Qui si trovano anche un sacco di posti dove mangiare, decisamente molto cari e non molto buoni. Ma per uno spuntino veloce vanno più che bene.

Per l’ultima sera ci concediamo una stupenda cena a base di pesce in spiaggia al “Made Bagus”, con i piedi nella sabbia e il tramonto più ballo che abbiamo mai visto!
Una serata indimenticabile!
Con quello spettacolo davanti agli occhi e il cuore stracolmo delle meraviglie viste in quei giorni e dei sorrisi ricevuti da un popolo così povero ma così felice, siamo pronti a salutare Bali.
Un altro posto dove lasciamo un pezzetto del nostro cuore.


























Commenti